Il testo pubblicato nel numero della rivista "Disegno" dedicato alla storia della rappresentazione, vi funge da introduzione alla sezione dei contributi sulla storia della geometria per il disegno e della geometria descrittiva, ovvero...
moreIl testo pubblicato nel numero della rivista "Disegno" dedicato alla storia della rappresentazione, vi funge da introduzione alla sezione dei contributi sulla storia della geometria per il disegno e della geometria descrittiva, ovvero sulla genealogia dei metodi di rappresentazione proiettiva e della morfologia geometrica delle curve e superfici.
Per evidenziare l’attualità e la specificità tematica comune alle ricerche storiche coltivate nell’ambito di studi testimoniato dal numero monografico della rivista, il contributo si riferisce alla storia recente della “geometria per il disegno” con alcune osservazioni sul passaggio storico dalla “Geometria Descrittiva” alla “Geometria Computazionale” che avviene nella seconda metà del Novecento. Questo tema consente di tratteggiare alcune continuità e discontinuità nella storia della geometria per il disegno, accennando alle condizioni attuali di quest’ambito tematico. In particolare mi riferisco:
- alla continuità della geometria per il disegno posta nella millenaria genealogia – molto discontinua e polemica – della scienza della visione;
- alla discontinuità prodotta col passaggio da un paradigma prevalentemente meccanico e proiettivo al paradigma computazionale e informazionale che, tra l’altro, ha segnato un tracollo delle forme tradizionali dell’immaginazione progettuale.
È con questo paradigma che oggi, nel bene o nel male, si confrontano anche le storie che indagano le più antiche questioni geometrico-morfologiche nelle genealogie degli artefatti visuali.
Lo sfondo di queste storie è il confronto tra scienza della forma e scienza della visione.