Papers by Tommaso di Carpegna Falconieri
Cola di Rienzo mago, in « L’air de la ville rend libre ». Mélanges en l’honneur d’Élisabeth Crouzet-Pavan, sous la dir. de P. Vuillemin, J.-B. Delzant, F. Faugeron, Cl. Revest, I. Taddei et C. Troadec, Paris, Classiques Garnier, 2025, pp. 559-572
L’Anonyme romain raconte qu’à la mort de Cola di Rienzo, en 1354,
on trouva parmi ses effets pers... more L’Anonyme romain raconte qu’à la mort de Cola di Rienzo, en 1354,
on trouva parmi ses effets personnels un miroir dans lequel était enfermé un démon. D’autres témoignages (Clément VI, Pétrarque et Cola lui-même)
associent le grand orateur à la magie. Sa réputation de magicien est liée à son rapport au passé, à sa proximité avec les hérétiques, à son penchant pour le millénarisme et à son interprétation symbolique d’un monde dont il croit qu’il peut être transformé par le pouvoir des mots
Nell’articolo vengono suggerite alcune riflessioni generali sui rapporti fra i gruppi sociali nel... more Nell’articolo vengono suggerite alcune riflessioni generali sui rapporti fra i gruppi sociali nell’Europa occidentale durante il basso medioevo. Suo scopo principale è condividere un ragionamento relativo a tre modalità di rappresentazione aventi a che fare con la storia: le autorappresentazioni prodotte dai contemporanei, le rappresentazioni che corrispondono ai luoghi comuni sedimentati intorno a un soggetto e, infine, i frutti dell’analisi condotta dagli storici dopo aver compiuto l’esegesi delle fonti che hanno a disposizione.
Il palazzo dei conti di Carpegna a Carpegna è una delle architetture più importanti e imponenti d... more Il palazzo dei conti di Carpegna a Carpegna è una delle architetture più importanti e imponenti della provincia di Pesaro Urbino e dell’Italia. Fu edificato alla fine del XVII secolo dall'architetto Giovanni Antonio de' Rossi per volere del cardinale Gaspare di Carpegna. Il libro che ne parla, frutto delle ricerche di Simone Paci, costituisce la prima monografia sul questo edificio e su ciò che contiene, finora oggetto soltanto di alcuni articoli.

Research into ideological applications of the medieval period is well served by the notion of ‘me... more Research into ideological applications of the medieval period is well served by the notion of ‘medievalism.’ This concept indicates both the set of post-medieval representations of the Middle Ages and the field of scholarship investigating such representations. This is a burgeoning field of research that stands at the crossroads of different disciplines and is the subject of extensive debate. The first part of the article discusses some of the interpretive hypotheses and proposes a set of six hermeneutic tools from a variety of fields of study, which are usefully applied to medievalism: palimpsest, invented traditions, alterity, entangled history, broadened historiography, regimes of historicity. The second part of the article penetrates deeper into the last of these hermeneutic tools, namely the concept of ‘regime of historicity’ elaborated by François Hartog. Medievalism stands out as a distinct ‘regime of historicity’ which relates to a significant part of various -isms (including cultural, social and political movements) from the 19th century to the first decades of the 21st century, i.e., from romanticism onward. Three applied examples follow: the essay discusses the relationships between medievalism and three -isms of paramount importance for the history of the contemporary age, that are Catholic modernism, socialism, and fascism.
Médiévistique et médiévalisme : un château des destins croisés, dans Les médiévistes face aux médiévalismes, dir. M. Aurell, F. Besson, J. Breton, L. Malbos, Rennes, Presses Universitaires de Rennes, 2023, pp. 181-192. ISBN: 9782753587946
L'article est disponible en open access ici : https://books.openedition.org/pur/191715
Unione internazionale degli istitUti di archeologia storia e storia dell'arte in roma annUario 61... more Unione internazionale degli istitUti di archeologia storia e storia dell'arte in roma annUario 61 2020-2021 r o m a 2 0 2 1 © Unione internazionale degli istituti di archeologia, storia e storia dell'arte in roma issn 0501-185X editore commerciale: © 2021-arbor sapientiae editore s.r.l. Via Bernardo Barbiellini amidei, 80 00168 roma (italia)-tel.

1985 saw the publication of the short and dense Dreaming of the Middle Ages by Umberto Eco. This ... more 1985 saw the publication of the short and dense Dreaming of the Middle Ages by Umberto Eco. This paper, later reprinted in various editions and in many languages, has become the world’s most famous essay on “medievalism.” While its analysis of possible approaches to the idea of the Middle Ages was based in Italian culture, its lessons are generalizable to other cultures. Eco proposed a subdivision by themes: The Middle Ages as a pretext; The M.A. as the site of an ironical revisitation; The M. A. as a barbaric age; The M. A. of Romanticism; The M. A. of the philosophia perennis or of neo-Thomism; The M. A. of national identities; The M. A. of Decadentism; The M. A. of philological reconstruction; The M. A. of so-called Tradition; The M. A. of the expectation of the Millennium.
Eco’s cogent delineation of conceptual categories both took stock of the situation and greatly influenced subsequent studies. In the years since Umberto Eco wrote society has changed radically, especially with regard to forms of communication, and interpretations and representations of the Middle Ages have continuously experimented with new modes of expression. Today, in light of the numerous studies on medievalism, we are well-positioned to evaluate the stability of the “ten ways” identified by Eco, as well as to integrate his list with five additional ones: 11. The authorial Middle Ages (the M. A. of the great authors, each of whom must be read and understood individually); 12. The Middle Ages in the plural (in a liquid society like ours, where everyone can write and publish online, the M. A. can have as many faces as there are websites); 13. The Middle Ages of political banality (that of the contemporary use of the M. A. to “do” politics); 14. The Middle Ages of the market (which is currently dominant); 15. The Middle Ages of the medievalist labyrinth (that of internal reflection in the disciplines of medieval studies and in medievalism, which is currently very lively).
Anche se nei sogni è tutta illusion e nulla più». Una parola sul medievalismo di Tommaso di Carpe... more Anche se nei sogni è tutta illusion e nulla più». Una parola sul medievalismo di Tommaso di Carpegna Falconieri Un libro dalla copertina d'oro si apre per magia, senza che nessuno lo stia toccando. Il volume è decorato da fulgide miniature (la prima illustra un castello dalle torri svettanti); le parole sono vergate in ampi caratteri gotici. Ed ecco, una voce prende a narrare: «Tanti anni fa, in una terra lontana, vivevano un re e la sua bella regina. A lungo essi avevano desiderato la nascita di un erede, finché, un giorno, nacque loro una figlia, a cui dettero nome Aurora».
Paradoxa, 2020
Perché è importante sapere quando Cesare ha passato il Rubicone? Cosa significa realmente ‘Medioe... more Perché è importante sapere quando Cesare ha passato il Rubicone? Cosa significa realmente ‘Medioevo’? Che differenza fa collocare Napoleone nel XIX secolo piuttosto che nel XII? Contestualizzare gli eventi del passato senza schiacciarli sui valori del presente è il vero senso storico che oggi sembra in crisi. Politicizzata o appiattita sul presente, ridotta a successione di date o disancorata dai fatti, condannata o reinventata, la storia appare svuotata del suo significato. Ma qual è, in fin dei conti, il suo significato? Dare una risposta può essere un’operazione meno ovvia di quanto appaia.
Da qualche anno inizio il corso di Storia medievale per le ragazze e i ragazzi del primo anno di ... more Da qualche anno inizio il corso di Storia medievale per le ragazze e i ragazzi del primo anno di università presentandomi in questo modo: «Buongiorno, sono il vostro nuovo professore di difesa contro le arti oscure». Dopo una perplessa frazione di secondo, tutta la classe scoppia a ridere. Lascio fare per qualche attimo e poi riprendo a parlare servendomi di frasi del tipo: «In effetti, la Storia medievale è la disciplina più vicina a Harry Potter che incontrerete all'università, e in questo corso vi spiegherò perché».

Medioevo e fumetto vanno d'accordo. Che siano storicamente fondate, verosimili o frutto della più... more Medioevo e fumetto vanno d'accordo. Che siano storicamente fondate, verosimili o frutto della più brillante immaginazione, che assumano la forma di una sapida striscia o di una raffinata graphic novel, le opere a tema medievale costruite con scene sequenziali in cui il testo entra nell'immagine (questo sono, in sintesi, i fumetti) sono abbastanza numerose. Ormai da diversi anni esse formano un oggetto di studio da parte di quegli storici che, consapevoli di quanto la storia medievale stia entrando sempre più in comunicazione con il medievalismo e la public history, sono interessati a individuare le tematiche di maggior attrattiva per il grande pubblico, a indagare il nesso tra scrittura storica e finzionale -che coinvolge loro stessi, anche se non sempre se ne rendono conto -e infine a valutare i possibili usi didattici di quel versatile strumento di comunicazione che è il fumetto 1 . Non di rado, oggi, i fumetti "storici" sono accompa-* Università di Urbino. 1 A cominciare da R. BORDONE, Medioevo americano. Modelli iconografici e modelli mentali, in «Quaderni medievali», 13 (1982), pp. 130-150 e da M. SANFILIPPO, Il Medioevo secondo Walt Disney. Come l'America ha reinventato l'Età di Mezzo, Castelvecchi, Roma 1993. Una rassegna e una discussione recenti in T. DI CARPEGNA FALCONIERI, Il medioevo nel fumetto, in Il fumetto nel medioevo, a cura di M. MIGLIO, Istituto storico italiano per il medio evo, Roma in corso di stampa. Sono grato a Monica Longobardi per avermi invitato a partecipare alle accoglienti giornate di studio Medievalismi (Ferrara, 20-21 novembre 2019), durante le quali ci siamo confrontati su questo campo di studi in pieno sviluppo a partire dalle nostre prospettive disciplinari.

Questo articolo è già apparso in forma meno estesa con il titolo San Marino neomedievale, in Citt... more Questo articolo è già apparso in forma meno estesa con il titolo San Marino neomedievale, in Città di San Marino, a cura di G. Allegretti, San Marino, Ente Cassa di Faetano, 2017 (Storia dei Castelli della Repubblica di San Marino, 9), pp. 191-198; tradotto da Alison Locke Perchuk, è apparso con il titolo Liberty Dreamt in Stone: The (Neo)Medieval City of San Marino, Práticas da História. Journal on Theory, Historiography and Uses of the Past, 9 (2019), pp. 59-93. La presente versione è un aggiornamento dell’edizione inglese. Viene proposta una prima lettura complessiva del fenomeno medievalista sammarinese in chiave comparativa, con una particolare attenzione al periodo compreso tra il 1884 (data di costruzione del palazzo pubblico) e gli anni del fascismo (1922-1943), che hanno rappresentato la fase più significativa della trasformazione di San Marino in una città neomedievale. Oggi San Marino non possiede solo un’identità medievale, ma anche un’identità neomedievale. Questo è il senso della motivazione con cui il 7 luglio 2008 il centro storico della città di San Marino è stato iscritto – insieme con il monte Titano e il centro storico di Borgo Maggiore – nella lista del patrimonio mondiale UNESCO.
This article presents a first comprehensive evaluation of the
medievalizing phenomenon in the Rep... more This article presents a first comprehensive evaluation of the
medievalizing phenomenon in the Republic of San Marino from
a comparative perspective, with a particular focus on the period between 1884 (date of the construction of San Marino’s
new town hall) and the years of Fascism (1922-1943), the most
significant phase of San Marino’s transformation into a neomedieval city. Nowadays, San Marino possesses not only a medieval history, but also a neomedieval identity. The recognition of
this identity was made clear in 2008, when the historic center
of San Marino was inscribed on UNESCO’s World Heritage
List.
Keywords: Medievalism, Urban History, Republic of San Marino, History of Architecture
L'articolo tratta della devoluzione del ducato di Castiglione del Lago (dicembre 1647) alla luce ... more L'articolo tratta della devoluzione del ducato di Castiglione del Lago (dicembre 1647) alla luce della vita della sua ultima duchessa, Teresa Dudley (Firenze, 15 giugno 1623-Roma, 21 agosto 1698), moglie prima di Fulvio Alessandro della Corgna e poi di Mario di Carpegna, che rivendicò lungamente i propri diritti.
La diciannovesima novella del Novellino narra una storia in cui il tempo scorre con due velocità ... more La diciannovesima novella del Novellino narra una storia in cui il tempo scorre con due velocità diverse. L'imperatore Federico II stava per mettersi a tavola quando giunsero tre maghi, che gettarono i loro incantesimi di fronte alla corte e poi chiesero come ricompensa che un prode cavaliere andasse via con loro. Il cavaliere andò e trascorse l'intera sua esistenza avventurosa in paesi lontani. Volendo tornare a casa in tarda età, fu esaudito. Raggiunse la corte dell'imperatore, dove il tempo però non si era mosso di un minuto: Federico II stava ancora lì lì per mettersi a tavola.
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on trouva parmi ses effets personnels un miroir dans lequel était enfermé un démon. D’autres témoignages (Clément VI, Pétrarque et Cola lui-même)
associent le grand orateur à la magie. Sa réputation de magicien est liée à son rapport au passé, à sa proximité avec les hérétiques, à son penchant pour le millénarisme et à son interprétation symbolique d’un monde dont il croit qu’il peut être transformé par le pouvoir des mots
Eco’s cogent delineation of conceptual categories both took stock of the situation and greatly influenced subsequent studies. In the years since Umberto Eco wrote society has changed radically, especially with regard to forms of communication, and interpretations and representations of the Middle Ages have continuously experimented with new modes of expression. Today, in light of the numerous studies on medievalism, we are well-positioned to evaluate the stability of the “ten ways” identified by Eco, as well as to integrate his list with five additional ones: 11. The authorial Middle Ages (the M. A. of the great authors, each of whom must be read and understood individually); 12. The Middle Ages in the plural (in a liquid society like ours, where everyone can write and publish online, the M. A. can have as many faces as there are websites); 13. The Middle Ages of political banality (that of the contemporary use of the M. A. to “do” politics); 14. The Middle Ages of the market (which is currently dominant); 15. The Middle Ages of the medievalist labyrinth (that of internal reflection in the disciplines of medieval studies and in medievalism, which is currently very lively).
medievalizing phenomenon in the Republic of San Marino from
a comparative perspective, with a particular focus on the period between 1884 (date of the construction of San Marino’s
new town hall) and the years of Fascism (1922-1943), the most
significant phase of San Marino’s transformation into a neomedieval city. Nowadays, San Marino possesses not only a medieval history, but also a neomedieval identity. The recognition of
this identity was made clear in 2008, when the historic center
of San Marino was inscribed on UNESCO’s World Heritage
List.
Keywords: Medievalism, Urban History, Republic of San Marino, History of Architecture