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In italiano
È necessario evitare l’utilizzo di norme della lingua inglese nei titoli in italiano: evitiamo cioè di impostare automaticamente in maiuscolo la prima lettera di ogni parola nei nostri titoli. Se vogliamo aiutarci utilizzando l'opzione “Guess Case”, dovremo scegliere la modalità “Sentence”, che imposterà i titoli in modo molto più simile all’italiano. In questo caso, però, dovremo ricordarci di applicare le regole descritte di seguito: per esempio, se l’opzione “Guess Case” trasforma il nostro titolo in “Costruito in italia”, lo dovremo modificare manualmente in “Costruito in Italia”.
L’italiano ha regole chiare che dobbiamo cercare di seguire per quanto riguarda l'uso di maiuscole e minuscole, accenti, apostrofi e punteggiatura. Le trovate in forma riassunta di seguito e trattate in forma più estesa nei collegamenti finali.
Come regola generale scriveremo in minuscolo, tranne…
- La prima lettera della prima parola di un titolo.
- La prima lettera della prima parola dopo un punto, un punto esclamativo o un punto interrogativo (., !, ?).
- Tutti i nomi propri: Dio, Gesù, Belzebù, Platone, Pietro, Marinella, Ferrari, Apollo, Calliope, Decameron; Europa, Paesi Bassi, Emilia-Romagna, Poggibonsi; Caucaso, Alpi, mare Adriatico, Tevere, Città del Messico.
- I nomi dei gruppi, con l’eccezione di articoli, preposizioni e congiunzioni: I Gufi, Elio e le Storie Tese, Banco del Mutuo Soccorso.
- “Stato” prenderà la maiuscola solo se inteso come autorità che governa un territorio, “Chiesa” solo nel senso di comunità dei fedeli e “Camera” solo se intesa come assemblea legislativa: Lo Stato sono io, La Chiesa si rinnova, La Camera dei deputati.
- “Terra” prenderà la maiuscola solo quando si parla del pianeta: madre Terra, La mia terra, L’aereo ha toccato terra. Nel caso di “sole” e “luna”, prenderanno la maiuscola solo in un contesto scientifico, quindi nella maggior parte dei casi le scriveremo in minuscolo: La canzone del sole, E la luna bussò.
- I soprannomi di persona, come Lorenzo il Magnifico, Federico Barbarossa, er Monnezza (l’articolo si scriverà in maiuscolo solo se si applicano le regole 1 o 2).
- I sostantivi e gli aggettivi che compongono il nome di un’istituzione o di un ente: Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra del Teatro alla Scala, Istituto Italiano di Cultura.
- I nomi di festività religiose o civili, come Epifania, Natale, Capodanno. Per quanto riguarda i nomi dei santi, l’aggettivo “san(to/a)” prenderà la maiuscola solo nei nomi di luoghi o edifici: san Francesco predica agli uccelli, ma la basilica di San Francesco.
- I nomi di strade e luoghi, ma solo il nome proprio: via Paolo Fabbri, piazza Garibaldi, porta Venezia.
- I numeri romani, come I, X, MCMXC.
Regole complementari su maiuscole e minuscole
- Le lettere maiuscole devono essere sempre accentate, quando necessario secondo le regole menzionate qui sopra, ad esempio È (voce del verbo avere). NB: per inserire il carattere corretto, potete copiare e incollare dalla tastiera nel collegamento finale.
- La prima lettera della prima parola dopo una virgola (,), un punto e virgola (;) o dopo i due punti (:) non prende la maiuscola (Strumenti tradizionali: la piva), tranne quando questi ultimi servono a introdurre una citazione: Mario disse: Stai attento.
- Se dopo i puntini di sospensione (…) si chiude una frase, useremo la maiuscola: Siamo andati al cinema… Il film è stato molto bello ma Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi. Se il titolo inizia con i puntini di sospensione, non c’è maiuscola iniziale: …intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film.
- All’interno di una parentesi, allo stesso modo, scriveremo la maiuscola solo se si verifica una delle regole precedenti: Io vivrò (senza te), ma Valzer per un amore (Valzer campestre).
Casi in cui NON useremo la maiuscola (e relative eccezioni)
- I nomi dei giorni della settimana, dei mesi e delle stagioni: lunedì, aprile, estate. Li scriveremo con l'iniziale maiuscola solo quando fanno parte di date storiche, festività o nomi propri: Primo maggio, Primavera di Praga, Venerdì santo.
- I nomi delle note musicali: do, re, mi, fa, sol, la, si.
- Le direzioni cardinali, eccetto quando indicano un’area geografica specifica: Passaggio a nord-ovest, ma Il Sud-est asiatico.
- Nazionalità e nomi di lingue e popoli, eccetto i nomi di popoli antichi: Fuga all’inglese, Paesaggio basco, ma I Lombardi alla prima crociata. Tuttavia, gli aggettivi prenderanno sempre la minuscola.
- Titoli congiunti a cariche ricoperte, quando sono generici o in presenza del nome proprio: papa Giovanni Paolo II, granduca del Lussemburgo, re d’Italia, don Gallo.
- Molti oggetti, prodotti, ecc. che prendono il nome dal loro inventore, scopritore o dal marchio che li ha fabbricati o resi popolari (rimmel, aspirina, jeep), o dal luogo in cui sono prodotti o da cui provengono (colonia, organza, prosecco), se usati come riferimento generico.
Accenti, apostrofi e punteggiatura
- Gli accenti (gravi o acuti) sono presenti in parole estremamente comuni in italiano (sì, è, già, sarà, più, perché). È frequente che le lettere accentate siano impropriamente sostituite da lettere non accentate seguite da un apostrofo: in quel caso, dovremo correggere l’errore.
- Gli apostrofi si usano con più frequenza dopo un articolo, un aggettivo o una particella pronominale (un’amica, l’arena, quest’anno, c’è). Con l’eccezione di po’, è raro trovare un apostrofo alla fine di una parola. Se trovate un apostrofo in quella posizione, è probabile che si tratti di una parola accentata inserita in modo sbagliato.
- Non inseriamo spazi prima o dopo un apostrofo (c’è), all’interno di parentesi (La ballata dell’amore cieco (o della vanità)), o prima di qualsiasi altro segno di punteggiatura (Mi ami? No!). Inseriamo uno spazio dopo qualsiasi segno di punteggiatura, eccetto l’apostrofo.
- Le virgolette doppie (Quella chiamata “Anna”) sono più comuni degli apici; le virgolette basse (Don Giovanni: «Là ci darem la mano») sono utilizzate principalmente nel discorso diretto o per citazioni.
In English
We must avoid using English capitalization style when working with Italian titles. Automatic case guessing should be avoided or, at least, always used in “Sentence” mode, as that will adjust titles in a way that is much closer to the Italian one. In that case, however, we must remember to apply the rules described below, e.g. if Sentence guessing turns your title into “Costruito in italia”, we should edit it into “Costruito in Italia”.
Italian has clear rules on the use of capital letters, accents, apostrophes and punctuation. You will find the most important points summarized below and more detailed explanations (in Italian) via the links at the end of the page.
All words in a title will start with lowercase, with the following exceptions…
- The first letter of the first word in a title.
- The first letter of the first word after a period, exclamation mark, or question mark (., !, ?).
- All proper nouns: Dio, Gesù, Belzebù, Platone, Pietro, Marinella, Ferrari, Apollo, Calliope, Decameron; Europa, Paesi Bassi, Emilia-Romagna, Poggibonsi; Caucaso, Alpi, mare Adriatico, Tevere, Città del Messico.
- Group names, except for articles, prepositions and conjunctions: I Gufi, Elio e le Storie Tese, Banco del Mutuo Soccorso.
- “Stato” is capitalized only if used in the sense of polity, “Chiesa” if used in the sense of a community of believers, and “Camera” if used in the sense of a legislative assembly: Lo Stato sono io, La Chiesa si rinnova, La Camera dei deputati.
- “Terra” is capitalized only when referring to the planet: madre Terra, La mia terra, L’aereo ha toccato terra. As for “sole” and “luna”, they are capitalized only in a scientific context, so they should be lowercase in most cases: La canzone del sole, E la luna bussò.
- Personal nicknames, such as Lorenzo il Magnifico, Federico Barbarossa, er Monnezza (the article will only be capitalized if rules 1 or 2 above apply).
- Nouns and adjectives that make up the name of an institution or a body: Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra del Teatro alla Scala, Istituto Italiano di Cultura.
- Names of religious or civil holidays, such as Epifania, Natale, Capodanno. As for names of saints, the adjective “san(to/a)” will only be capitalized in the names of places or buildings: san Francesco predica agli uccelli, but la basilica di San Francesco.
- Names of streets and places, only in their proper part: via Paolo Fabbri, piazza Garibaldi, porta Venezia.
- Roman numerals, such as I, X, MCMXC.
Additional rules on uppercase and lowercase
- Capital letters must always be accented when necessary according to the rules mentioned above, for example È (form of the verb avere). NB: to insert the correct character, you can copy and paste from the keyboard in the link at the end of the page.
- The first letter of the first word following a comma (,), a semicolon (;) or a colon (:) is not capitalized (Strumenti tradizionali: la piva), except when the colon introduces a quotation: Mario disse: Stai attento.
- If a sentence ends after an ellipsis (…), the following one will start with a capital letter: Siamo andati al cinema… Il film è stato molto bello but Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi. If the title begins with an ellipsis, there is no leading capital letter: …intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film.
- Similarly, within a parenthesis, there will only be a leading capital letter if one of the rules above applies: Io vivrò (senza te), but Valzer per un amore (Valzer campestre).
- Names of days of the week, months and seasons: lunedì, aprile, estate. We will write them with a capital letter only when they are part of historical dates, holidays, or proper nouns: Primo maggio, Primavera di Praga, Venerdì santo.
- Names of musical notes: do, re, mi, fa, sol, la, si.
- Cardinal directions, except when they indicate a specific geographical area: Passaggio a nord-ovest, but Il Sud-est asiatico.
- Nationalities and names of languages and peoples, except for the names of ancient peoples: Fuga all’inglese, Paesaggio basco, ma I Lombardi alla prima crociata. However, even when the exception applies, adjectives will always be lowercase.
- Titles combined with positions held, when they are generic or accompanied by a proper name: papa Giovanni Paolo II, granduca del Lussemburgo, re d’Italia, don Gallo.
- Many objects, products, etc. named after their inventor or brand (rimmel, aspirina, jeep), or after the place they originated in (colonia, organza, prosecco), when used as a generic reference.
Accents, apostrophes and punctuation
- Accents (grave or acute) are present in extremely common words in Italian (sì, è, già, sarà, più, perché). It is common for accented letters to be incorrectly replaced by unaccented letters followed by an apostrophe: in that case, we will have to correct the error.
- Apostrophes are most commonly used after an article, an adjective, or a clitic (un’amica, l’arena, quest’anno, c’è). With the exception of po’, it is rare to find an apostrophe at the end of a word. If you find an apostrophe in that position, it is likely to be an incorrectly inserted accented word.
- Spaces should not be added before or after an apostrophe (c’è), inside parentheses (La ballata dell’amore cieco (o della vanità)), or before any other punctuation mark (Mi ami? No!). A space should be added after any punctuation mark, except for the apostrophe.
- Double quotation marks (Quella chiamata “Anna”) are more common than single quotation marks; straight quotation marks (Don Giovanni: «Là ci darem la mano») are mainly used in direct speech or for quotations.
Risorse / Resources
- Italian characters to copy & paste in your edits
- grammatica-italiana.it
- grammaticaitaliana.eu
- Accademia della Crusca